
Costruita tra il 1978 e il 1983 nel quartiere londinese di Holland Park, la Cosmic House è il luogo di nascita della Jencks Foundation, nata da un'idea dell'architetto e teorico dell'architettura Charles Jencks, i cui libri includono The Language of Post-Modern Architecture. Non sorprende quindi che il famoso edificio mostri i codici di questo movimento, emerso alla fine degli anni Settanta. Acumen vi accompagna nella visita dell'edificio.
1- Lato giardino
La facciata che si affaccia sul giardino è decorata in quattro punti con il "Simbolo Jencksiana". L'amore di Jencks per i simboli, i segni e la semiotica lo portò a progettare la Jencksiana, un motivo che ricorda un volto umano astratto. Esposto in diverse forme nella casa e ispirato alla finestra palladiana, presenta elementi curvi che evocano la fronte, gli occhi e il mento.
2- Sala espositiva
Le luci del soffitto di questa sala illustrano l'evoluzione delle rappresentazioni scientifiche del Sole. La sala, che si affaccia sul Giardino del Tempo, ha un pavimento in malachite e una scultura del Sole e della Terra creata da Charles e Lily Jencks.
3 e 12- Scala solare
La scala è una spirale di cemento a sbalzo con alla base il mosaico Black Hole di Eduardo Paolozzi. Questa struttura fa riferimento alla doppia elica del DNA, al movimento a spirale delle galassie e del tempo, nonché al Sole e al sistema solare. Per la sua progettazione Jencks ha consultato scienziati e astronomi. Nelle prime bozze, i coniugi Jencks volevano integrare una parete di batterie solari sulla facciata sud. Tuttavia, il progetto iniziale è stato modificato e la facciata è stata dotata di ampie vetrate, che consentono alla luce e al calore del sole di essere assorbiti dalla parete rivolta a sud. Il calore solare avrebbe dovuto accumularsi alla base della Solar Stair, per poi risalire il pozzo verticale e riscaldare l'intera casa.


4- Ovale cosmico
Questa strana sagoma sul soffitto accoglie i visitatori all'ingresso della casa. È una rappresentazione di diverse teorie sull'origine dell'Universo. La forma ovale si riferisce sia ai miti antichi, secondo i quali il mondo sarebbe nato da un uovo, sia alle scoperte scientifiche contemporanee sulla forma ellittica dell'Universo. Come per molte altre parti della casa legate al Cosmo, Charles Jencks ha consultato degli astronomi durante la fase di progettazione, per assicurarsi che le sue creazioni fossero in linea con i più recenti progressi scientifici in materia.
5- Camera d'inverno
Il camino di questa sala è stato progettato da Michael Graves, un altro grande nome del postmodernismo. Su di esso si trova un busto di Efesto di Celia Scott, il dio del fuoco e della forgiatura nella mitologia classica, che è una figura potente in questo spazio. Il suo nome greco deriva dalle parole "focolare" e "luce". Si dice che l'artista scozzese Eduardo Paolozzi sia stato scelto da Jencks per incarnare Efesto.
6- Sala Primavera
In questa stanza, Michael Graves disegnò ancora una volta la mensola del camino. Qui l'elemento è coronato da tre figure femminili, che rappresentano i tre mesi della primavera e le tre età di Venere: aprile per la giovane Venere, maggio per la Venere Flora e giugno per la Venere Humanitas, più anziana e saggia.
8- Camera quadrata
Questa stanza è la camera da letto di Charles e Maggie Jencks. L'architetto la progettò intorno a numerose iterazioni del motivo del quadrato suddiviso, che considerava la forma elementare dell'architettura, con specchi e livelli divisi che creano giochi di spazio.
9, 10 e 11 - Biblioteca di architettura
Ex ufficio di Charles Jencks, lo spazio è sormontato da un tetto a forma di tenda dipinto dello stesso colore del cielo. La stanza è stata vista come un "villaggio biblioteca" progettato dall'architetto, dove ogni mobile è un edificio dedicato a uno stile o a un tema dell'architettura.


Casa cosmica
19 Lansdowne Walk, Londra (Inghilterra)








