GUARDA IL GIAPPONE

Per il 76° album della sua collezione "100 foto per la libertà di stampa ", Reporter Senza Frontiere onora per la prima volta il Giappone attraverso 14 grandi nomi della fotografia.

Werner Bischof, Il cortile del Santuario Meiji, Tokyo, 1951 © Werner Bischof Estate/Magnum Photos

Dal 1992, Reporter senza frontiere (RSF) pubblica ogni anno da uno a tre volumi dedicati a un grande fotografo che sta ridefinendo il mondo dietro l'obiettivo. L'ONG, fondata nel 1985 dai giornalisti Robert Ménard, Rémy Loury, Jacques Molénat e Émilien Jubineau, a volte allarga la portata delle sue rappresentazioni attraverso una varietà di temi, come la natura, il calcio, il Festival di Cannes, il jazz, la strada, o più recentemente gli alberi e il mare. Pochi paesi hanno ancora avuto l'onore di essere oggetto di un album: finora è stata presentata solo l'India, vista dai grandi cacciatori di immagini dell'agenzia Magnum. Per la prima volta, il Giappone è al centro della collezione, visto attraverso gli occhi di 14 icone della fotografia.

Hitomi Watanabe, Dietro le barricate, 1968-1969 ©️ Hitomi Watanabe, courtesy Galerie Écho 119
Masahisa Fukase, Senza titolo, serie Yoko - dalla finestra, 1973 © Masahisa Fukase Archives

TRA BELLEZZA E COMPLESSITÀ

La scelta del Paese del Sol Levante non è di poco conto. Secondo Thibaut Bruttin, vicedirettore generale, nell'editoriale, "l'arcipelago di oltre 10.000 isole e 125 milioni di abitanti vende ogni giorno 45 milioni di giornali. Un record che nasconde le difficoltà del giornalismo in un Paese che si colloca solo al 70° posto nell'indice della libertà di stampa di RSF ". In quest'ottica, la selezione mira a mettere in luce "la diversità di voci e punti di vista " di una manciata di uomini e donne rinomati, per mostrare attraverso le immagini "questo giornalismo libero e plurale ".
In Giappone, Daido Moriyama e Ken Domon si sono affermati come maestri della fotografia. L'estetica potente e anticonformista di Moriyama esplora le strade vibranti di Tokyo, mentre Domon ci immerge nello stigma dei sopravvissuti di Hiroshima. L'atmosfera è diversa con Masahisa Fukase, che espone la sua tormentata ossessione per la moglie, il suo entourage e i suoi gatti. Toshio Shibata, invece, scuote i codici della fotografia di paesaggio, concentrandosi sulle conseguenze estetiche dell'urbanizzazione e del boom economico.
Anche le donne giapponesi più rare sono riuscite a dare vita alla loro visione dietro l'obiettivo. È il caso di Miyako Ishiuchi, vincitrice del premio Women in Motion 2024, che documenta le tracce dell'occupazione americana durante la guerra del Vietnam nei luoghi in cui è cresciuta. Un'altra è Hitomi Watanabe, che immortala le rivolte studentesche a Tokyo negli anni Settanta.

Ken Domon, Bambini che fanno girare gli ombrelli, Ogouchi, Tokyo, 1937 © Ken Domon Museo della Fotografia

UN PANORAMA PLURALE E FRAMMENTARIO

Tra queste molteplici prospettive, RSF ha scelto cinque grandi nomi francesi. A cominciare da Henri Cartier-Bresson, che ci accompagna in un viaggio attraverso i suoi "momenti decisivi" nel cuore dell'arcipelago. Françoise Huguier cattura maggiormente l'effervescenza urbana, mentre, con l'amico critico cinematografico Serge Daney, ritrae i grandi registi Nagisa Oshima, Akira Kurosawa e Shohei Imamura. L'approccio di Charles Fréger è più folcloristico e celebra le figure mascherate che incantano le feste e i riti locali, mentre Julie Glassberg ci trasporta nel mondo dei dekotora (camion delle decorazioni), i camion giapponesi ultra-decorati e illuminati da autisti appassionati. Pierre-Elie de Pibrac, invece, ci svela ritratti intimi di persone anonime alla deriva.

Françoise Huguier, Tokyo, 1981 © Françoise Huguier / Agence VU

RSF completa questo panorama frammentato con il fotografo svizzero Werner Bischof, che cattura il vivido e il senza tempo di città e campagne, templi e luoghi sacri, e il fotografo russo Georgi Pinkhassov, che sperimenta le forme di Tokyo in un'esplosione di colori grazie alla sua maestria nell'inquadratura e nella luce.

Questo 76° album offre una gamma davvero ampia di rappresentazioni, con testi della scrittrice Amélie Nothomb e del giornalista Emil Pacha Valencia. Quattordici punti di vista, quattordici frammenti, quattordici verità sul Giappone.

REGARDS SUR LE JAPON - COLLECTION "100 PHOTOS POUR LA LIBERTÉ
DE LA PRESSE", ÉDITIONS RSF, JUNE 2024
RSF.ORG

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